Tg events ha visitato il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua eretto dal 1921, a Gardone Riviera sulle rive del lago di Garda da Gabriele d’Annunzio con l’aiuto dell’architetto Gian Carlo Maroni, a memoria della “vita inimitabile” del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale.
Il Vittoriale oggi è una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da circa 180.000 persone; per visitare il Vittoriale, ci vogliono due ore, per la casa circa 30 minuti.
All’ingresso monumentale costituito da una coppia di archi al cui centro è collocata una fontana che reca in lettere bronzee un passo del Libro segreto, ultima opera scritta da Gabriele d’Annunzio: «Dentro da questa triplice cerchia di mura, ove tradotto è già in pietre vive quel libro religioso ch’io mi pensai preposto ai riti della patria e dei vincitori latini chiamato Il Vittoriale». A sormontare la fontana una coppia di cunocopie e un timpano con il famoso motto dannunziano “Io ho quel che ho donato”. Dalle arcate d’ingresso si snoda un duplice percorso: il primo in leggera salita conduce alla prioria, la casa-museo di Gabriele d’Annunzio, e salendo ancora alla alla nave militare Puglia e al mausoleo degli eroi con la tomba del poeta; il secondo porta verso i giardini, l’arengo, e, attraverso una serie di terrazze digradanti verso il lago, si giunge alla limonaia e al frutteto.
Superato l’ingresso e presa la via verso la prioria si incontrano il pilo del Piave con la scultura della Vittoria incatenata dello scultore Arrigo Minerbi, il Pilo del Dare in brocca cioè colpire nel segno, imbroccare. Sulla sinistra il Parlaggio l’anfiteatro progettato da Maroni fra il 1931 e il 1938, i cui lavori terminarono soltanto nel 1953 lasciandolo, tuttavia, incompiuto.
La struttura rimase in tale manchevole stato per mancanza di fondi, sino all’effettivo compimento dell’opera avvenuto nel marzo 2020 e inaugurata nel mese di luglio. L’anfiteatro gode di un panorama sul lago avendo come naturale scenografia il Monte Balbo, l’isola del Garda, la rocca di Manerba nella quale al poeta tedesco Goethe parve di ravvisare il profilo di Dante e la penisola di Sirmione.
È sede ogni estate di una stagione di spettacoli che negli anni ha portato a calcare il palco i più grandi attori italiani, étoiles del mondo della danza come Carla fracci ed Eleonora Abbagnato, star della musica internazionale come Lou Red, Michel Bolton.
Salendo ancora si giunge alla piazzetta Dalmata che prende il nome dal pilo sovrastato dalla Vergine di Dalmazia. Su questo spazio si affacciano la prioria, la casa-museo di Gabriele d’Annunzio, lo Schifamondo, le torri degli archivi e il tempietto della Vittoria con una copia bronzea della celebre Vittoria Alata di Brescia di epoca classica.
Il museo, dove si possono ammirare i vestiti, la sua tenuta per andare a cavallo, le carte, i libri, oggettistica di D’Annunzio.
La sommità del Vittoriale è occupata dal mausoleo, monumento funebre realizzato dopo la morte di d’Annunzio. Il monumento è ispirato ai tumuli funerari di tradizione etrusco-romana ed è costituito da tre gironi in marmo Botticino a rappresentare le vittorie degli umili, degli artieri e degli eroi. Al centro della spianata superiore è collocata la sepoltura di d’Annunzio e intorno le arche di dieci fra eroi e legionari fiumani cari al poeta Guido Keller, Giuseppe Piffer, Ernesto Cabruna, Mario Asso, Italo Conci, Adriano Bacula Antonio Locatelli, Luigi Siviero, Antonio Gottardo e Riccardo Gigante.