Dal 7 ottobre all’8 aprile, nella Basilica Palladiana di Vicenza è stata allestita la mostra di Van Gogh come non si era mai visto, un viaggio nell’anima del genio olandese, Esposti 129 capolavori, 43 oli e 86 disegni, dai maggiori musei del mondo (primo fra tutti il Kroller-Muller Museum di Otterlo), tanto che il valore assicurativo delle opere tocca 1,1 miliardi.
‘Van Gogh. Tra il grano e il cielo’ segna il ritorno nella città veneta di Marco Goldin, il patron di Linea d’ombra, che ha prodotto e curato l’evento con un investimento di 4,5 milioni.
Se gli inizi dell’artista sono contraddistinti dal disegno, il percorso espositivo parte da quelli splendidi del Kroller-Muller Museum. Il primo olio è del 1981, ‘Cappello di paglia’. Poi la svolta con il viaggio a Parigi: ecco i dipinti più famosi, dal ‘Ponte di Langlois’ del 1888 alle meravigliose raffigurazioni del parco della casa di cura di Saint-Remy ai campi di grano, di papaveri, ai vigneti. Una tensione verso l’infinito avvolta da colori antinaturalistici.